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SULMONA – “Il Sindaco riveda la propria posizione alla luce di una valutazione più fedele alle norme vigenti in materia e al principio di buona amministrazione e trasparenza che, in particolare nel caso del Corpo di Polizia, vanno garantite in modo chiaro e fermo di fronte alla città. Solo così potranno essere evitati ulteriori disagi e problemi che, una decisione tanto discutibile, temiamo possa arrecare alla collettività e alla macchina comunale”. E’ il Pd commissariato a intervenire sul caso del comando della Polizia Locale. Le funzioni amministrative di gestione sono state affidate dal sindaco alla Segretaria Nunzia Buccilli. E il Pd non ci sta. “Negli ultimi mesi ha tenuto banco a Palazzo S. Francesco la polemica sul posto vacante di Comandante della Polizia locale dopo il pensionamento del Dott. Litigante. Per mesi si sono alternate varie soluzioni fino al punto da proporre di affidare il Corpo al Comandante Montanari di Avezzano. Dopo tanto, oggi la città viene a conoscenza che il problema finalmente sarebbe risolto: il Sindaco affiderà la responsabilità della Polizia locale al Segretario comunale”- interviene il Pd non senza nascondere che la decisione del sindaco è “discutibile da un punto di vista politico-amministrativo e certamente irregolare dal punto di vista giuridico. Il Corpo di Polizia, infatti, sebbene inserito nella struttura comunale gode, per legge, di una marcata autonomia organizzativa e funzionale per le peculiari funzioni che esercita. Non bisogna dimenticare che agli agenti sono affidate, non solo funzioni di polizia amministrativa, ma in particolare delicate funzioni di Polizia giudiziaria alle dirette dipendenze dell’Autorità giudiziaria. La legge, dunque, prescrive che il Comando di Polizia locale non può essere, a qualunque titolo, assoggettato ad altre strutture amministrative dell’Ente: questo anche al fine di evitare un controllo troppo stringente e il pericolo di eventuali ingerenze, anche indirette. La legge n. 65 del 1986 e la Legge regionale Abruzzo 42/2013 su questo punto sono inequivocabili e non consentono modalità surrettizie di assoggettamento del delicato compito della Polizia locale ad altre autorità”. Da qui l’invito del Pd alla Casini di rivedere la sua decisione. Nel decreto sindacale il sindaca ha stabilito che “la Segretaria esercitera’ le funzioni amministrative di gestione demandante al Corpo di Polizia Locale e ciò fino alla data di conclusione della relazione sindacale per la definizione dei criteri relativi all’attribuzione delle posizioni organizzative”. Ma per il Pd non è una soluzione percorribile.

Andrea D’Aurelio

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