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SULMONA – Riflettori ancora accesi sul doloroso caso di cronaca che ha visto coinvolto un pensionato di Trani, Bruno Delnegro, deceduto circa un anno fa e che solo di recente riconosciuto come il cadavere anonimo ritrovato nello stesso periodo ad Anversa degli Abruzzi. Nei giorni scorsi la polizia giudiziaria della Procura Sulmona ha proceduto ad interrogare, con garanzia di legge, i quattro indagati. Dei tre figli, uno solo insieme alla compagna sarebbe indagato per occultamento di cadavere per il quale rischierebbe sette anni di carcere; mentre gli altri sarebbero indagati insieme a lui per truffa all’INPS in quanto sarebbe stata percepita la pensione e utilizzata la carta di credito del Signor Bruno dopo la sua morte, ovviamente nascosta a tutti. Circa 60 mila euro di somme percepite indebitamente. I quattro hanno chiarito la propria posizione davanti agli operatori di Polizia Giudiziaria. Uno dei figli aveva già fatto sapere di non essere a conoscenza nè del decesso nè tantomeno degli emolumenti pensionisti, non avendo alcun rapporto con la famiglia da danni. Lo stesso ha chiesto alla Procura l’esumazione della salma per trasferire la stessa nel cimitero del paese di origine. Di Bruno Delnegro si sapeva che fosse allettato a seguito di una caduta e di un intervento al femore il quale, al termine di una lunga attività d’indagine condotta dai Carabinieri, ha consentito il riconoscimento del cadavere anonimo al quale la piccola comunità di Anversa aveva riservato comunque una dignitosa e sacra sepoltura. Una storia inquietante.

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