Sarebbe stato ferito alla testa con una pistola a proiettile captivo, di quelle utilizzate per la macellazione. Il 28enne di Ofena, trovato in gravi condizioni e trasferito all’ospedale dell’Aquila, sarebbe riuscito a parlare, fornendo alcune vaghe indicazioni ai carabinieri che stanno indagando sul caso. Il giovane è ricoverato nel reparto di neurochirurgia del nosocomio aquilano. Non sarebbe in pericolo di vita anche se resta sotto osservazione. I militari della compagnia di Sulmona, agli ordini del capitano Toni Di Giosia, stanno cercando di fare luce sul caso per venire a capo di una vicenda che si era tinta di giallo. L’ipotesi più accreditata sembrerebbe quella dell’aggressione da parte di terzi, per cause ancora da accertare, anche se tutte le piste restano aperte. Gli investigatori mantengono lo stretto riservi sulla vicenda. Un fascicolo d’indagine è stato aperto dalla Procura della Repubblica dell’Aquila, territorialmente competente.