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SULMONA – L’accusa è quella di omicidio colposo un imprenditore del posto P.S., il prossimo 7 gennaio, si dovrà presentare in Tribunale per la prima udienza dibattimentale dopo il rinvio a giudizio disposto ieri mattina dal Gup Giuseppe Ferruccio nel corso dell’udienza preliminare. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura, il giudice per le udienze preliminari ha ritenuto fondate le motivazioni per il rinvio a giudizio del 48 enne. Il capo d’imputazione è legato all’episodio che accadde nel novembre 2016 nella sua casa di riposo che l’indagato gestisce in Valle Subequana. Uno degli ospiti della struttura si gettò da una finestra del terzo piano finendo rovinosamente a terra. Scattarono subito i primi soccorsi in attesa del trasporto d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona dove il degente è morto dopo qualche ora. Inizialmente si auspicava un miglioramento dal momento che era cosciente e rispondeva ai medici. Poi arrivò il decesso. Da lì l’inchiesta aperta dalla Procura tesa ad accertare eventuali responsabilità. Il 48 enne, difeso dall’avvocato del foro di Sulmona Alessandro Scelli, è finito quindi sotto processo per l’ipotesi di reato di omicidio colposo indotto. Secondo i magistrati non si sarebbe premurato della patologia di cui era affetto l’ospite della casa di riposo. Come pure- sempre secondo la Procura- l’uomo che accusava evidenti problemi psichiatrici non doveva essere preso in carico in una struttura di carattere prevalentemente alberghiero. “C’è una prevalenza ma l’uso non è esclusivamente alberghiero”- interviene l’avvocato Scelli pronto a difendere il 48 enne in sede dibattimentale. La prima udienza del processo è fissata per il prossimo 7 gennaio 2020.

Andrea D’Aurelio

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