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SULMONA – Ancora disagi e viaggi della speranza per i passeggeri della tratta ferroviaria Sulmona-L’Aquila. L’ultimo disservizio in ordine di tempo si è verificato l’altro giorno per il guasto al treno Tua delle 11.18 con ovvie ripercussioni per i pendolari a bordo. “Questo ennesimo disservizio è la goccia che fa traboccare il vaso. Ho lavorato in lungo e in largo in Abruzzo e, con i mezzi di trasporto pubblico, non riuscendo ad arrivare in orario per tre giorni di seguito, sono stato licenziato per i ritardi. Poi, quando ho trovato un altro lavoro, a Roma, ho optato per l’autobus, ma anche lì hanno tagliato le corse. Non so più come fare, così il rischio licenziamento è sempre dietro l’angolo”- tuona uno dei passeggeri. La corsa ferroviaria che assicura a decine di lavoratori part time di arrivare in un’ora e cinque minuti da Sulmona a L’Aquila per il turno pomeridiano, ha lasciato i passeggeri sulla banchina. All’orario della partenza sono trenta i minuti di attesa annunciati sul tabellone, diventati subito dopo cinquanta. Allo sportello sconsigliano l’acquisto del biglietto: “Il ritardo è un vero e proprio guasto sui binari, non sappiamo a che altezza. Non garantiamo che il treno arrivi”. Una disavventura che ha fatto scattare malumori e rimostranze. D’altronde dopo le soppressioni delle autolinee per la Capitale, i guasti sulla linea ferroviaria per il capoluogo continuano esasperare i passeggeri.

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