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CAPESTRANO – La strana storia della statua del guerriero di Capestrano, ripensata in stile contemporaneo, e realizzata dal maestro Luigi D’Alimonte, parcheggiata da dicembre nel retro di una ex scuola, potrebbe avere presto un lieto fine.

A settembre, il sindaco di Capestrano, Antonio D’Alfonso, l’opera “troverà finalmente una collocazione”.

E spiega che è stata una “diversa interpretazione delle norme”, a far sì che la statua, inizialmente collocata nella centralissima piazza del Popolo, dove si affaccia il celebre e maestoso castello Piccolomini, e inaugurata in pompa magna a fine ottobre dell’anno scorso, sia stata poi fatta rimuovere dopo pochi giorni dalla Soprintendenza, nella persona del dirigente Valerio Piovanello, in quanto non c’era stata da parte della Soprintendenza un via libera formale, con un parere ritenuto obbligatorio per collocare un nuovo manufatto in una piazza vincolata dal punto storico e architettonico.E così la statua è stata clamorosamente rimossa e “parcheggiata”, in attesa di sviluppi, dietro l’ex edificio scolastico.

“C’è già stata una proficua interlocuzione con la Soprintendenza – spiega il sindaco – nel comune interesse di risolvere una situazione che non può essere protratta ancora nel tempo. Quella stata non può più rimanere parcheggiata dove è ora. A settembre, quando ci sarà l’incontro decisivo, si stabilirà la location definitiva”.

Per quanto riguarda invece la questione delle autorizzazioni spiega il sindaco: “con il parere dei nostri uffici, e in base alla normativa vigente, avevamo ritenuto che era sufficiente una semplice ordinanza sindacale. La Soprintendenza non ha fatto un’altra valutazione, in base a più recenti normative in materia di installazione di statue e manufatti in piazze vincolate. Ma non è mia intenzione fare polemiche, l’importante è che il problema si risolva”.

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