Tre milioni di euro a beneficio dell’Area Funzionale Urbana, che comprende Sulmona e il suo territorio, destinati alla strutturazione di un comparto di assistenza tecnica, con assunzione di personale, saranno erogati con Fondi Fesr-Fse. Lo ha annunciato questa mattina l’Autorità di Gestione dei Fondi Fesr-Fse, Carmine Cipollone, che ha informato dello stanziamento, nell’ambito delle strategie territoriali, intervenendo nell’Aula consiliare di Palazzo San Francesco ai lavori del 15esimo Focus Group dell’Hub delle Competenze, il progetto sperimentale ideato dal Dipartimento della Presidenza della Regione Abruzzo e supportato dal Formez Pa per rafforzare la capacità amministrativa degli enti locali. “Non possiamo – ha spiegato Cipollone – intervenire integrando la pianta organica comunale, ma possiamo centrare gli obiettivi di rafforzamento della capacità amministrativa in forma indiretta. L’Hub delle competenze è uno degli strumenti messi in campo dalla Regione, insieme alle strategie territoriali e al Piano di rigenerazione amministrativa”.
“La Regione Abruzzo è scesa in campo per ottimizzare al massimo la spesa dei fondi europei. L’Hub delle competenze rappresenta un esempio virtuoso di ragionamento integrato tra amministrazione centrale ed enti locali per affrontare le sfide della nuova Programmazione”. Così l’Assessore regionale alla Aree interne, Mario Quaglieri, ha salutato la platea intervenuta questa mattina, nella sala consiliare. Ad accogliere sindaci, amministratori e funzionari del comprensorio peligno, il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero: “In passato non abbiamo utilizzato al meglio le risorse europee. Per questo credo che l’occasione che ci viene oggi fornita dalla Regione Abruzzo e dal Formez rappresenti un momento epocale. Per la prima volta l’amministrazione regionale non si pone esclusivamente come dispensatrice di finanziamenti, ma assume un ruolo di coordinamento e di supporto per gli enti locali su una materia così complessa come quella relativa ai Fondi strutturali e di Coesione”. La platea di sindaci e amministratori si è confrontata sulle criticità legate alla rendicontazione, al sistema di monitoraggio, al rispetto dei tempi, al rischio di incorrere in procedure non conformi che, come ha spiegato Emanuela Murri, Autorità Responsabile del PSC 2000-2020, comportano inevitabilmente il definanziamento dei progetti. “Il cronoprogramma diventa – ha spiegato Murri – un criterio dirimente nella nuova Programmazione 2021-2027, nella quale sono previsti oltre 2 mld e 200 mln di euro di fondi nazionali ed europei. Il successo dell’Hub delle competenze si gioca sulla capacità dei territori di cambiare la governance, perché solo in questo modo si può migliorare la performance attuativa. E’ un momento storico strategico, che il Dipartimento della Presidenza ha anticipato, sottolineando e muovendosi nell’ottica di una programmazione integrata”. Gli esperti Formez, Maria Scinicariello e Raffaele Colaizzo hanno chiarito l’importanza di un miglioramento strutturale della macchina amministrativa nello svolgimento dei compiti, come sola condizione per gestire le politiche di sviluppo. I sindaci e gli amministratori intervenuti hanno, da parte loro, messo in evidenza le difficoltà legate alla mancanza di personale e di adeguate competenze nelle materie legate ai Fondi di coesione, “Un gap – ha concluso Cipollone – che potrà trovare soluzione con adeguata formazione e il supporto degli esperti. Siamo solo nella prima fase del progetto Hub. Ora si tratta di passare alle fasi più operative, per dare risposte concrete alle esigenze dei Comuni”.