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SULMONA – “Una giornata che veramente resterà nella storia. Mattarella ha onorato la nostra città non solo venendo qui ma anche prendendoci per mano, inneggiando alla nostra città e invitandoci a ripartire dalla cultura”. Ad affermarlo ai microfoni di Onda Tg è il primo cittadino di Sulmona Annamaria Casini che tira un respiro di sollievo dopo la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che oggi ha chiuso il Convegno Internazionale degli studi ovidiani. Dopo l’inno nazionale cantato dal tenore Maurizio Pace e dopo i saluti a Mario Manolfi, medico del Quirinale ed ex studente del Liceo Classico Ovidio, il sindaco Casini ha ricordato Roberta Zavarella e Fabrizia Di Lorenzo, la prima morta nel tragico sisma di otto anni fa all’Aquila e la seconda vittima dell’attentato di Berlino. Poi il primo cittadino ha chiesto al Presidente della Repubblica iniziative a sostegno dei giovani. “Abbiamo la grande responsabilità di creare le condizioni perché i nostri giovani possano avere un futuro però questo un sindaco non può farlo da solo”- riprende Casini. Tira le somme della visita istituzionale del Capo dello Stato anche il Presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzio. “Ansia e agitazione in questo momento vanno via. Il regalo più grande lo abbiamo visto quando il Presidente si è alzato dalla sua poltrona ed è salito sul palco. Un grande regalo visto che il cerimoniale era stringente”- tiene a sottolineare Di Marzio. “Ovidio ci ha lasciato una grande testimonianza: ‘Sulmo Mihi Patria Est’. Per questo Sulmona e’ la patria di ciascuno di noi” – ha concluso il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso.

Andrea D’Aurelio

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