SULMONA – Mancano poche ore alla ricorrenza del 2 giugno e tutti gli annunci sulla riqualificazione del Monumento dei caduti di piazza Carlo Tresca non hanno trovato una risposta concreta. I nomi dei caduti, di coloro che hanno versato il sangue per la patria e per quei valori che domani saranno sicuramente ricordati nella cerimonia della Festa della Repubblica, non si leggono più. La gran parte di essi da tempo sono cancellati e diversi storici, rappresentati delle associazioni combattentistiche d’arma hanno chiesto agli organi competenti di occuparsi del caso per riscrivere i nomi dei caduti. Risale al 2004 in effetti l’ultimo intervento di rimessa a nuovo delle lastre di marmo sull’opera, la quale fu inaugurata nel 1922 su un progetto dello scultore Granata, mentre la statua in bronzo, figlia della maestria dell’artista sulmonese Umberto Malvestuto, è più recente. Un impegno fu preso a Onda Tg lo scorso novembre dal sindaco di Sulmona Annamaria Casini. Parte ora l’ennesimo appello con la speranza che non ci sia un altro 2 giugno, 4 novembre o 25 aprile, senza mettere mano a un pezzo di storia.
Andrea D’Aurelio