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I rappresentanti d’Istituto del Cotugno dell’Aquila hanno elaborato e letto una lettera in occasione della cerimonia in ricordo delle vittime del sisma che si è svolta questa mattina, a Colle Sapone. La lettera è dedicata, in particolare, ai sei studenti che nel 2009 frequentavano i licei del Cotugno e il Convitto nazionale. Un modo per tenere viva la memoria dei nostri compagni nel tempo e tra le giovani generazioni.

“Maria Paola Parisse, Patrizia Fabaro, Filippo Maria Bruno sedevano sui banchi del Cotugno. Con i loro sogni, le ambizioni, gli ideali che anima il fuoco della gioventù.

Luigi Cellini, Marta Zelena e Ondreij Nouzovsky erano ospiti del Convitto, studiavano nel cuore pulsante della città, respirandone ogni giorno gli stimoli.

Il 6 aprile 2009 i loro sogni si sono infranti contro la furia crudele della natura, che ne ha spezzato le vite, ma non il ricordo. È per questo che oggi siamo qui, a 13 anni dal sisma, a dar voce ai nostri compagni che di voce non ne hanno più. Ragazze e ragazzi mai conosciuti, ma vivi nella memoria di ciascuno di noi.

Le loro storie attraverseranno il tempo senza essere scalfite, i loro volti saranno per sempre impressi nella memoria, la loro voce tornerà a riecheggiare tra le aule, come monito e spirito solidaristico di una città che non dimentica.

Maria Paola, Patrizia, Filippo, Luigi, Marta e Ondreij erano ragazzi come noi, pervasi dalla spensieratezza di un’adolescenza intrisa di progetti da realizzare, di castelli in aria da costruire, di primi amori e amicizie che cementano e fanno crescere insieme.

A loro, fin lassù, va l’abbraccio della comunità studentesca del Cotugno. Ai genitori la certezza che il loro ricordo non svanirà mai. Tramandato di generazione in generazione. Perché possano continuare a vivere nel cuore di tutti gli aquilani”.

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