ANVERSA DEGLI ABRUZZI – Creare una filiera per la valorizzazione dell’agnello prodotto nell’Abruzzo interno e con esso l’arrosticino. L’iniziativa, promossa, dal Presidente del Consorzio per la tutela dell’agnello, Nunzio Marcelli, mira acombattere lo spopolamento delle aree interne e salvaguardare la produzione degli allevatori del Centro Abruzzo. Nello specifico si concluderà con la fine di maggio e con alcuni incontri ospitati in ristoranti dell’Alto Sangro e della Valle Peligna l’iniziativa di divulgazione sulle carni ovine, affidata al Consorzio di Tutela Agnello del Centro Italia Igp, sotto la direzione del Gal Abruzzo Italico
Alto Sangro. Gli appuntamenti – venti quelli tenutisi in istituti scolastici e agriturismi e presso
l’Accademia Niko Romito – mirano a sottolineare le differenze esistenti, per età e
provenienza, tra le diverse carni ovine destinate alla produzione di arrosticini e in senso più
ampio a far conoscere e sostenere i valori delle produzioni locali, troppo spesso sopraffatte
sul mercato dall’azione di competitor spesso non all’altezza.
“I partecipanti agli incontri hanno largamente apprezzato l’iniziativa, mostrando di voler
capire le differenze tra le diverse carni proposte e le caratteristiche specifiche di ogni
tipologia di carne e collaborando attivamente attraverso la compilazione di due questionari
realizzati per l’occasione dagli organizzatori. Così facendo, hanno iniziato a colmare un
vuoto di conoscenza creato dal condizionamento dei commercianti e della Gdo, che di certo
non hanno interesse a commercializzare prodotti che non siano omologati”- commenta Marcelli. L’Igp dell’agnello diventa quindi uno strumento essenziale per tutelare le aree interne.