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 Oltre 160 lavoratori irregolari nelle ditte di pompe funebri in provincia di Pescara. Erano addetti ai servizi di necroforo, anche se in ferie o malattia e, in alcuni casi, senza contratto. Sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Popoli, nell’ambito del piano d’azione “Steal jobs” contro il lavoro sommerso nel settore delle onoranze funebri. Molti lavortaori erano completamente “in nero”, alcuni risultavano assunti da altre imprese. C’erano anche disoccupati e percettori del Reddito di cittadinanza.  Dalle indagini è emerso come le ditte irregolari garantissero personale per due ore circa, con un costo medio
a persona di 100 euro per un servizio di trasporto dalla camera mortuaria fino al cimitero per la tumulazione. Spesso per le prestazioni dei necrofori non venivano emesse fatture. Le indagini della Guardia di Finanza si sono concluse con sanzioni amministrative di oltre 200 mila euro. Possibili anche conseguenze penali per falso in atto pubblico. L’inchiesta era scattata lo scorso 17 novembre con l’acquisizione della documentazione e il blitz delle Fiamme Gialle che hanno fatto luce sul business dei funerali.

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