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SULMONA – La Provincia dell’Aquila ci riprova. Dopo quasi dieci anni. Il Genio Civile ha dato il via libera al progetto di ristrutturazione del De Nino-Morandi di Sulmona, i due istituti che da anni stanno facendo i conti con la burocrazia lumaca e con scelte politiche che hanno portato la storica scuola ad affondare nel degrado. Proprio in queste ore, all’indomani della prescrizione dichiarata dal Tribunale del capoluogo di regione, è arrivato il placet definitivo per la relazione geologica mancante. L’incredibile scoperta era stata fatta il mese scorso dal settore edilizia scolastica della Provincia dopo il passaggio di consegne con il Provveditorato alle Opere Pubbliche che era stato designato soggetto attuatore nel 2017. Una situazione a dir poco paradossale per la popolazione scolastica, con gli studenti che nelle scorse settimane si erano resi protagonisti di un’assenza di massa e per il comitato, presieduto dall’ex docente, Franco D’Amico che non è disposto ad aspettare ancora. Il problema quindi non riguardava solo l’incompletezza del passaggio di consegne ma una relazione mancante. “Ora abbiamo ottenuto l’ultimo parere. Per questo possiamo procedere con la gara. Stiamo pagando la convenzione con il Provveditorato che non ha portato ad accelerare i tempi”- chiarisce il Presidente, Angelo Caruso. Una “campana” che, negli anni, non si cola. Il progetto esecutivo redatto dalla Promedia s.r.l., attende che il secondo lotto venga realizzato secondo le più moderne tecnologie e materiali disponibili, prevedendo la demolizione e nuova posa in opera di muri perimetrali, pavimentazioni, infissi e impianti, per una struttura sicura e all’avanguardia. Il costo dell’intervento comporta una spesa complessiva di 4 milioni e 900 mila euro e sarà concluso in 540 giorni lavorativi, ovvero in poco meno di due anni. Ma nel frattempo gara e lavori continuano a slittare. Ed è così che sono passati nove anni, quasi un decennio, senza alcun risvolto su quella scuola dove sono cresciute intere generazioni. Senza pace e sempre in attesa con i reati tutti prescritti.

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