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SULMONA. Il parto dovrebbe essere indotto dai medici il prossimo 5 ottobre ma la prima data utile, per il prelievo microbiologico del tampone vaginale, è stata fissata dal centro unico per le prenotazioni, per il 26 novembre. Non è una candid camera ma è quanto è capitato ad una 42enne di Sulmona che, l’altro giorno, dopo essersi sottoposta ad una visita nell’ospedale di Chieti (lì darà alla luce il suo bambino), si è recata nel Cup sulmonese per prenotare la prestazione sanitaria, una delle “incombenze” pre parto. Quando si è presentata allo sportello, ha spiegato la sua situazione all’operatore, ovvero che il parto le sarà indotto per problemi di feto. La data presunta, hanno detto i medici, è il 5 ottobre. Prenota quindi il tampone vaginale e sul display appare la prima data utile: 26 novembre. Un mese e mezzo dopo il parto indotto. “Perfino l’operatore si è fatto una risata, rendendosi conto della situazione”- si sfoga la donna che, ovviamente, provvederà diversamente. Tuttavia la vicenda rende l’idea sulle liste d’attesa che restano piuttosto lunghe. Più che per il parto, il tampone vaginale, secondo il sistema, lo avrebbe dovuto fare per il battesimo.

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