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Potrebbe essere questo il percorso compiuto domenica dai quattro dispersi: da Forme, con una sentiero campestre lungo due chilometri e mezzo fino all’imbocco di Valle Majelama, a quota 1.133 metri. Una strada che si compie a piedi in meno di un’ora, in condizioni normali e senza neve. Poi da lì si risale tutta la valle, che progressivamente si allarga descrivendo un’ampia ansa dove confluisce la Valle della Genzana.

La Valle Majelama, da qui prende poi il nome di Valle del Bicchero, che presenta una struttura del tutto simile dovuta alla stessa origine glaciale. Ed è appunto su queste due valli che si stanno concentrando gli sforzi dei soccorritori.

Il tratto finale della valle si restringe e si impenna, rendendo l’ambiente più suggestivo ma anche più impervio. E si raggiunge così il Colle del Bicchero, di 2.075 metri, dove si trova una piccola sorgente stagionale. Oltrepassato il valico ci si affaccia direttamente sull’alto Vallone di Teve, dove il paesaggio cambia repentinamente e ci mostra una vista dei Monti della Duchessa.

Si inizia poi la discesa nel Vallone di Teve, a quota 1.763 metri. L’itinerario termina qui e confluisce in quello che porta a Bocca di Teve e quindi a Cartore. I dispersi stanno continuando a cercare in ogni modo in questa zona dove i quattro sembra fossero diretti.

“Sono ore di angoscia, uno dei momenti più difficili della storia di questo territorio, dopo il terremoto. Le difficoltà di questi giorni non hanno però mai fermato l’instancabile macchina dei soccorsi, contribuendo ad intensificare gli sforzi e alimentando una speranza sempre viva”.  Così esprime la sua vicinanza il consigliere comunale della Lega Tiziano Genovesi, che dal primo giorno è presente al campo base di Forme di Massa d’Albe in rappresentanza dell’Amministrazione, per coordinare le ricerche

Passano le ore e i giorni e proseguono incessanti le operazioni dei soccorritori per trovare traccia dei quattro giovani. “Siamo qui con le famiglie e i soccorritori, sempre con l’ausilio degli psicologi, per offrire un sostegno concreto anche a nome di tutta la Comunità che continua a dimostrare tanta solidarietà e a sperare, perché qui si lavora senza sosta e senza arrendersi allo sconforto”, sottolinea Genovesi. “Noi restiamo qui, c’è un tavolo tecnico permanente che coinvolge le amministrazioni di Avezzano, di Magliano, di Massa d’Albe. Questa mattina, come ogni giorno da lunedì, il lavoro è cominciato alle 7 con una riunione organizzativa. Le squadre di ricerca salgono in quota e cominciano a lavorare per poi chiudere la sera alle 17.30 con un’altra riunione per fare il punto della situazione e programmare nuovi interventi per il giorno dopo. Rispetto a ieri non abbiamo purtroppo particolari novità”.

Le operazioni di ricerca proseguono nonostante le condizioni estremamente difficili a causa del pericolo valanghe, del forte vento, delle temperature estremamente rigide e della presenza di pericolosi accumuli di neve fresca, esponendo a rischio l’incolumità dei soccorritori stessi.

(324) 29 1 2021 – YouTube

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