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SULMONA – “Una struttura penitenziaria che, come innumerevoli volte denunciato, viene lasciata sola dai vertici dell’amministrazione centrale”. Annuncia iniziative di protesta e rilancia l’allarme sulla carenza di organico al carcere di massima sicurezza di via Lamaccio Gino Ciampa, Delegato Regionale Osapp. I riflettori si sono riaccesi dopo l’aggressione ai danni di un medico di guardia di Avezzano da parte di un detenuto della mafia pugliese, salvato in zona cesarini dall’assistente capo di polizia penitenziaria Cosimo Aquaro. “Apprezzando il gesto dell’assistente capo che con professionalità ha svolto il proprio dovere, non può sottacere il sacrificio che in questo periodo e non solo, sta svolgendo il personale tutto della Casa di Reclusione di Sulmona”- interviene Ciampa- “un numero totale del personale di polizia sempre più ridotto, costretto e sottoposto a uno stress lavorativo che non credo sia paragonabile ad altre realtà. Politiche sbagliate rendono il penitenziario un posto complicato da gestire. Abbiamo chiesto in tutte le sedi di essere ascoltati, ma ci si ricorda del penitenziario peligno solo in occasione di aggressioni e altri eventi drammatici, ma mai per affrontare le criticità di luogo. È ora di dire basta a questo stato di cose. A breve”- annuncia- “sarà convocato il personale di Sulmona per mettere in campo iniziative di protesta”.

Andrea D’Aurelio

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