SULMONA – Non solo una disputa tra imprenditori ma una battaglia di civiltà. A rimarcarlo in una nota sono i residenti di via Lear riguardo la vicenda della casa funeraria. “Già all’ origine – come noto – abbiamo avanzato diffida al comune ma e’ sorprendente che questa vicenda comunque ora passi solo come disputa tra imprenditori, tralasciando l’attenzione che si deve attribuire agli interessi di una comunità , non solo di quartiere, ed al rispetto delle regole urbanistiche , sanitarie e non”- sottolineano i residenti- “ricordiamo in particolare, che parte della struttura funeraria è incassata sotto i volumi condominiali ed a fini privati di fatto è stato utilizzato un parcheggio pubblico, tutto fuori dai dettami normativi. Noi e il quartiere siamo stati cosi’ molto vigili sullo sviluppo degli accertamenti, non ci siamo distratti , abbiamo valutato lo svolgimento e la tempistica delle procedure amministrative di opposizione e di controllo in corso , con riserva di entrarci se del caso con i nostri legali. L’argomento quindi”- concludono- “non si può incentrare sulla disputa tra imprenditori ma sul rispetto dei giusti rapporti di civiltà e di comunità da coltivare per la certezza del diritto , sopra gli interessi delle parti”