Il Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, prof. Edoardo Alesse, nel leggere sulla stampa locale l’accorato appello di alcuni consiglieri di amministrazione dell’ Azienda per il Diritto allo Studi Universitari dell’Aquila relativamente alla proposta di chiusura anticipata della residenza studentesca presso la caserma Campomizzi e a numerose altre problematiche emerse nel corso dell’attuale gestione dell’azienda, esprime piena e motivata solidarietà e supporto ai consiglieri Cecala, Passacantando e Paoletti ricordando, se mai ve ne fosse bisogno, ai vertici regionali e alla Presidenza ed alla Direzione Aziendale che il diritto allo studio e la sua appropriata gestione sono parte integrante delle loro rispettive competenze e che in alcun modo questo diritto può essere alienato o disatteso in una società che si compiace nel definirsi inclusiva ed al passo con i tempi. Il fatto che attualmente vi sia in città un ridotto numero di studenti non significa nella maniera più assoluta che l’Università sia chiusa. Ciò non corrisponde a verità , contrariamente a quel che pensa il direttore dell’ADSU. Infatti è solo sospesa la didattica in presenza, mentre numerose altre attività come i tirocini, l’attività di ricerca, la preparazione delle tesi, la consultazione di testi presso le biblioteche sono possibili e praticate anche da studenti fuori sede, che seppure in numero ridotto, sono presenti all’Aquila. I teoremi più volte enunciati dai vertici dell’ADSU circa la sostenibilità economica dei servizi esclusivamente in relazione al numero degli utenti, oltre che necessitare di una conferma analitica, lasciano il tempo che trovano. Il valore dei diritti non si misura sulla base del numero di coloro che ne usufruiscono, ma ha un significato generale che qualifica la maturità e la lungimiranza delle comunità e dei loro rappresentanti amministrativi e politici.
Pur non volendo entrare nel merito di tutti gli elementi di criticità evidenziati dai tre consiglieri di amministrazione, che stanno svolgendo il loro compito con la massima attenzione e abnegazione, il Rettore fa presente che ogni attacco al diritto allo studio, oltre ad essere offensivo e lesivo per gli studenti, rappresenta un danno per l’Università ed un vulnus importante per la Città che la ospita. In questa ottica, dichiara che metterà in campo tutto quanto è nelle proprie competenze e possibilità , agendo ai più svariati livelli, per contrastare una gestione aziendale miope ed inefficiente.