PRATOLA PELIGNA – Sarà inaugurata il 3 novembre la mostra “Informale Incontro†dell’artista pratolano Silvio Formichetti a Nova Milanese (MB). L’appuntamento è nel Centro Cultura di Villa Brivio, alle 16.30. La personale, curata dall’architetto Antonio Lombardi, decreta il ritorno di Formichetti in Lombardia a distanza di circa otto anni. Si tratta, in realtà , del primo di altri progetti che prenderanno il prossimo anno. Con “Incontro informale†Formichetti percorre una ricerca intimista attraverso la quale fa esperienza di un percorso, di un dialogo verso e con Dio. Il travaglio dell’uomo in tutta la sua umanità diventa il cuore della continua esplorazione del pittore in cui la spiritualità viene costantemente vissuta con un senso di inadeguatezza, fino a quando, però, l’uomo imparerà ad accettarsi e ad amare raggiungendo, forse, il traguardo di realizzazione spirituale. Per l’artista si tratta di un passaggio mistico come già visto in altre opere del passato. Il viaggio artistico prosegue così, in costante formazione professionale e spirituale per un uomo la cui arte, la spennellata di colore vivo, si fa mezzo di riflessione e sentimento. Formichetti in passato ha collaborato con diversi artisti contemporanei di caratura nazionale ed internazionale. Tra loro si annoverano Vedova, Burri, Fontana, Schifano fino a esporre, nel 2011, alla Biennale di Venezia invitato da Vittorio Sgarbi; nel 2013 al Parlamento Europeo di Bruxelles; recentemente ha ricevuto l’Award Certilux “Made in Italy e ha interpretato il Palio della Quintana di Ascoli Piceno l’estate scorsa.L’artista inizia la sua carriera con ritratti e paesaggi fino ad avvicinarsi, negli anni Novanta, all’informale e allo studio delle opere di Pollock e Hartung, Basaldella e Vedova appunto. Scrive di lui Stefano Papetti: “Nel panorama dell’arte italiana, Formichetti esprime una posizione originale e, muovendo da una tecnica che può rammentare il dripping, elabora delle composizioni di grande efficacia espressiva, avvalendosi di una trama pittorica e segnica che, pur rinunciando alla figurazione tradizionale, riesce a trasmettere all’osservatore stati d’animo ed inquietudini comuni a moltiâ€. “Bianchi luminosi, blu fondo, giallo acceso, verde tenero, rosso squillante e l’immancabile violettoâ€. Sono questi i colori di Formichetti, protagonisti della prossima mostra brianzola con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura e del Museo della Certosa Serra San Bruno. (Red)