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“La situazione in Abruzzo sta peggiorando, ma in modo graduale. Ci sarà un aumento, questo ormai è evidente, ma se si riuscirà a contenere la diffusione del contagio, rispettando le misure di prevenzione, probabilmente eviteremo un’impennata. Forse c’è bisogno anche di più controlli ed, eventualmente, di sanzioni”. Così il virologo Paolo Fazii,  membro del Gruppo tecnico scientifico regionale a proposito della situazione abruzzese. Sono 258 i nuovi casi di coronavirus accertati nelle ultime ore in Abruzzo. Nove, invece, i decessi recenti, che fanno salire il bilancio delle vittime a 1.309. I nuovi casi sono emersi dall’analisi di 4.244 tamponi: è risultato positivo il 6,08% dei campioni. Dei nuovi positivi il più giovane ha un anno e il più anziano 97. Quelli con età inferiore ai 19 anni sono 32. I nove decessi recenti, due dei quali avvenuti nei giorni scorsi, ma comunicati solo oggi dalle Asl, riguardano persone di età compresa tra 69 e 95 anni: 3 in provincia di Chieti, 5 in provincia di Pescara, uno in provincia dell’Aquila. Gli attualmente positivi sono 11.180 (-36 rispetto a ieri): 453 pazienti (-15) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva e 40 (invariato, con quattro nuovi ricoveri) in terapia intensiva, mentre gli altri 10.687 (-21) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. I guariti sono 26.105 (+282). La località con più nuovi casi è Pescara (31), seguita da Montesilvano (16). Dei 38.594 casi complessivamente registrati in Abruzzo, 11.634 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+52 rispetto a ieri), 8.431 in provincia di Chieti (+65), 7.808 in provincia di Pescara (+56), 10.215 in provincia di Teramo (+63), 324 fuori regione (-1) e 182 (+23) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza. Per quanto riguarda la questione delle varianti del virus – diverse decine di contagi registrati a dicembre in Abruzzo sono riconducibili a varianti su cui sono in corso accertamenti dell’Istituto Superiore di Sanità – Fazii spiega che il laboratorio di Pescara sta inviando dei campioni al laboratorio di Genetica molecolare dell’Università di Chieti per le successive analisi. La struttura teatina, infatti, è stata individuata dalla Regione, insieme all’Istituto Zooprofilattico di Teramo, per le attività di sequenziamento del virus, richieste anche dal ministero della Salute dopo la diffusione della cosiddetta variante inglese. Il virologo, alla luce delle fluttuazioni che stanno caratterizzando gli ultimi dati, sottolinea che è necessario “aspettare ancora qualche giorno” per avere un’idea più precisa di quanto sta accadendo, ma spiega che i i numeri attuali “fanno da preludio a un peggioramento”. Sembra ormai certo che “a gennaio ci sarà un’ondata”, ma “bisogna capire di che entità sarà“. L’esperto si sofferma anche su quanto accaduto durante le festività natalizie, quando “abbiamo assistito a comportamenti sbagliati”. Da qui la riflessione sulla necessità di maggiori controlli e di eventuali sanzioni. Prosegue, intanto, la campagna vaccinale: salgono a 17.643 le dosi già somministrate, pari al 72% delle 24.510 complessivamente consegnate alle quattro Asl. Del totale delle persone vaccinate, 11.258 sono donne e 6.385 sono uomini. In 16.328 casi si tratta di operatori sanitari e sociosanitari, in 1.029 di personale non sanitario e 286 sono ospiti delle strutture residenziali.

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