Agli hotel, agli alberghi diffusi, i bed & breakfast, seconde case si aggiungeranno i “Marina resortâ€, strutture organizzate per la sosta e il pernottamento di turisti all’interno dell’unità da diporto, ormeggiate nello specchio acqueo appositamente attrezzato.
Si passa dal “parcheggio†con pochi e limitati servizi al diportista, ad un vero sistema di tipo alberghiero.
Il principio è quello di far si che, sempre di più, i porti turistici diventino degli alberghi del mare, anche attraverso apposite convenzioni per i servizi, con un completo livello di accoglienza, vere e proprie strutture ricettive all’aria aperta che saranno classificate in base ai requisiti strutturali posseduti e ai servizi offerti, con un sistema che va da una a quattro vele. Lo stabilisce un disegno di legge (legge di stabilità regionale 2021), in linea con quanto stabilito dal decreto del 6 luglio 2016 del Ministero delle infrastrutture e di quanto stabilito dal decreto legislativo n. 160 del 12 novembre 2020.
“È senza dubbio – ha dichiarato il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale, Umberto D’Annuntiis – un’iniziativa che consentirà di ampliare e rendere più appetibile l’offerta ricettiva, intercettando nuove fette di mercato. Si tratta di un nuovo modo di concepire il turismo, ripensando le strutture portuali, affinché l’Abruzzo, con le sue inestimabili bellezze, possa rinnovarsi costantemente ed essere sempre più competitivo. Il nostro intento è sostenere il comparto turistico fondamentale per l’economia regionale, ed essere pronti e attrezzati per le nuove sfide che ci attendono quando sarà finalmente possibile tornare a viaggiareâ€.