SULMONA – In auto avevano tutto l’occorrente necessario per le incursioni ma, questa volta, i ladri sono stati presi in tempo. Quattro romeni, dai 28 ai 38 anni d’età, sono stati condannati alla pena di sei mesi di reclusione per il possesso ingiustificato di chiavi alterate. I fatti risalgono al 23 settembre 2020. Nello specifico i quattro erano stati fermati a Pratola Peligna, con arnesi da scasso, dai carabinieri della compagnia di Sulmona, impegnati nei servizi di controllo del territorio, rafforzati all’epoca in tempo di pandemia. Dalla perquisizione personale si è passati a quella veicolare. Gli imputati sono stati scoperti con il “kit” dei perfetti incursori. In auto avevano quattro cacciaviti di cui uno di piccole dimensioni, una pinza con becco lungo e stretto, manico di plastica di colore verde, forbice da elettricista, una punta di ferro per trapano di medie dimensioni e un cannotto di piccole dimensioni per bruciatori. Si tratta di attrezzi che, secondo procura e carabinieri, servivano per aprire o sforzare serrature. Ai militari i quattro non avevano saputo giustificare il possesso del materiale. Ne è scaturito un processo che si è chiuso ieri con la condanna del giudice Buccini che ha accolto le richieste del pubblico ministero. Gli imputati si erano recati nella cittadina peligna, muniti di tutti gli attrezzi del “mestiere”, per entrare verosimilmente nelle abitazioni o nelle attività.