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SULMONA – Nove mesi di reclusione con sospensione della pena per i due sulmonesi, S.D.N. e C.D.R., rispettivamente di 30 e 45 anni, che rubarono l’offertorio nella chiesa parrocchiale di Cristo Re, il 26 ottobre del 2018. La sentenza è stata pronunciata questa mattina dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio. I due erano finiti sotto processo perché, in unione e in concorso tra loro, dopo essersi introdotti all’interno della Chiesa di piazza Capograssi, al fine di trarne profitto, si sarebbero impossessati di una bussola in legno adibita alla raccolta delle offerte per le missioni. L’aggravante contestata dalla Procura è quella di aver usato violenza sulla cosa, rompendo e manomettendo la bussola, nonché di aver commesso il fatto su cose destinate per consuetudine alla pubblica fede. Nel corso del processo, come ha fatto notare l’avvocato Fabio Cantelmi, difensore del 30 enne di Sulmona, lo stesso parroco aveva provveduto a prelevare le monete dall’offertorio e pertanto non si sarebbe trattato di una ipotesi di furto pluriaggravato come contestato, ma solo di un tentativo. Da qui la condanna per “soli” nove mesi di reclusione. Per entrambi gli imputati, di cui uno già noto alle forze dell’ordine, la pena resta sospesa per i prossimi cinque anni.

Andrea D’Aurelio

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