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SULMONA – “Un appello alla pace non per arrendersi di fronte la prepotenza ma per avere il coraggio di interrompere le ostilità”. Nel messaggio del Presidente fra Repubblica, Sergio Mattarella, c’è tutto il senso di questo 25 aprile, 77 esimo anniversario della Liberazione d’Italia. Dopo 77 anni, da un’altra parte del mondo, si raccontano ancora scene di guerre tra bombe, pianti, sangue e violenza. C’è bisogno quindi di recuperare il 25 aprile dentro di noi. A fare proprie le parole del Capo dello Stato è stato il vice sindaco della città di Sulmona, Franco Casciani, nel corso della cerimonia in piazza Carlo Tresca che è stata vissuta con grande raccoglimento, con una buona cornice di pubblico e con il solito rituale: l’ingresso delle associazioni combattentistiche e d’arma, gli onori al Gonfalone della città di Sulmona decorato a medaglia d’argento al valor militare, il rito dell’alzabandiera e la deposizione di una corona d’allora sul Monumento dei Caduti. A scandire il torno del 25 aprile è stato l’indirizzo musicale della scuola media Serafini che ha dato un valore aggiunto alla cerimonia e che, insieme al Liceo Fermi, ha dato esecuzione all’inno alla Gioia, rendendo omaggio all’Europa. Da questi valori, di pace e libertà, bisogni ripartire. “È un momento solenne per rinnovare il senso di responsabilità verso la pace e verso la solidarietà nella nostra comunità” – ha aggiunto Casciani. Dopo 77 anni bisogna invocare di nuovo il cessate il fuoco. Chi lo avrebbe mai detto.

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