SULMONA – Gioco d’azzardo ed alcol. La combinata sempre più diffusa, anche sul territorio, comincia a preoccupare gli operatori del SerD dell’area peligno-sangrina che hanno avviato in questi giorni un’attività di prevenzione e informazione in collaborazione con la Caritas Diocesana e con i gruppi parrocchiali. Il SerD ha deciso infatti di distribuire materiale informativo, assieme agli operatori dei centri di ascolto e ai volontari impegnati nella distribuzione dei prodotti alimentari, per accendere un faro su tali fenomeni che risultano in crescita e trovano terreno fertile anche in condizioni di indigenza e di disagio. Per questo il servizio per le dipendenze ha dato il via alla campagna con la caritas e nelle caritas, abbracciando uno spaccato di quotidianità che va assolutamente intercettato. In particolare, spiegando dal SerD, il gioco d’azzardo patologico ha ripreso e superato il trend pre pandemico. Durante l’emergenza si era alzata l’asticella del gioco on line. Ora si torna a “giocare” in presenza tra slot machine, gratta e vinci, lotto e Vtl. Non va meglio per l’abuso di alcol, diffuso tra i giovani e non solo. La dipendenza, ricordano gli addetti ai lavori, è diffusa a tutte le età. Dopo i 65 anni si riduce la capacità di metabolizzazione, soprattutto per i soggetti fragili. Assumere farmaci e bere sostanze alcoliche può provocare reazioni indesiderate. Lo stesso vale per le donne in stato di gravidanza. Per non parlare dell’alto rischio per chi si mette alla guida. Lo scorso anno nove pazienti del Serd di Sulmona sono stati presi in carico da cliniche specializzate per disintossicazione da alcol. Inoltre si è riscontrato che il primo contatto con alcol e droga si è abbassato notevolmente. Si comincia dalla scuola media. Da qui l’azione preventiva del SerD che entra nella Caritas, ovvero nel cuore delle situazioni più disagevoli per informare ma anche prestare ascolto. E’ quello di cui c’è bisogno, soprattutto a ridosso del Natale