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SULMONA – Rubò l’incasso di una yogurteria in pieno centro storico per tentare il furto anche in uno studio ottico e in un altro esercizio commerciale. Ma al momento dei fatti non era capace di intendere e volere. Per la 42 enne di Sulmona, E.D.G., è arrivata questa mattina la sentenza di assoluzione pronunciata dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio. Per il Tribunale, visto l’esame peritale che era stato chiesto dall’avvocato difensore, Vittorio Masci, la 42 enne non è imputabile. Il giudice ha anche applicato la misura restrittiva del ricovero nella Rems di Barete per due anni. Era il 26 giugno 2018 quando, alle 19.30 circa, la donna si era presentata nella yogurteria di viale Roosevelt, portando via il borsello della proprietaria che conteneva l’incasso, ovvero circa 1500 euro in contati, oltre ad assegni e carte di credito. Il tutto mentre la proprietaria e la dipendente erano entrate in un laboratorio sul retro dell’attività. La 42 enne fu rintracciata in tarda serata dalla Polizia, in seguito alla richiesta di aiuto della commerciante, che riuscì a recuperare portafoglio con carte di credito, più 60 euro in contanti, il “resto” dell’incasso che la sulmonese aveva probabilmente già speso. Nella stessa giornata la donna ha tentato un furto anche in uno studio ottico e in un’altra attività. Due procedimenti distinti, andati entrambi in discussione, legati ovviamente dalle condizioni di salute della donna. Con la perizia medica si è riusciti a dimostrare che la 42 enne, che si è resa protagonista di almeno 14 furti tra il 2018 e il 2019, non è imputabile, poiché incapace di intendere e volere al momento dei fatti. Vista la pericolosità sociale è stata applicata la misura della Rems. Altri procedimenti penali risultano ancora pendenti ma, finalmente, si è trovata una soluzione idonea per tutelare la sulmonese e gli esercizi commerciali.
Andrea D’Aurelio

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