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SULMONA – Erano finiti sotto processo per una confezione di maionese e per un’altra di lamette da barba. Ma per G.L. e C.C., 32 e 37 enne di Napoli, le accuse sono cadute davanti al giudice monocratico del Tribunale di Sulmona che li ha assolti l’altro giorno dal reato di furto aggravato. Per un importo di circa venti euro i due imputati hanno dovuto affrontare il processo e rispondere di un’accusa che prevede, in caso di condanna, la reclusione da sei mesi a tre anni. Non uno scherzo insomma. L’episodio risale al febbraio del 2015 quando i due giovani napoletani si trovavano a Raiano per ragioni di lavoro. Stando al quadro accusatorio ad entrambi veniva contestato, in un unione e concorso tra loro, al fine di procurarsi un profitto, di aver sottratto dai banchi di esposizione di un supermercato, una confezione di maionese e una di lamette di barba, impossessandosene senza corrispondere il relativo prezzo di venti euro. Il magistrato ha contestato anche l’aggravante di aver commesso il fatto su cose esposte per consuetudine alla pubblica fede. Gli accertamenti  investigativi si sono basati sulle immagini delle telecamere installate nel supermercato e sulla carta di credito che il datore di lavoro dei due imputati aveva concesso loro.  L’assoluzione è arrivata per le insufficienze delle risultanze probatorie, ovvero perchè il fatto non sussiste. Una vicenda sui generis e a tratti anche comica vista l’entità del furto. Gli imputati sono stati difesi dall’avvocato del foro di Sulmona, Mariella Iommi.

Andrea D’Aurelio

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