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“Che questi impianti siano una minaccia per la pubblica incolumità è confermato dal grave incidente verificatosi nella centrale di stoccaggio gas di Fiume Treste a Cupello (CH), dove un incendio si è sviluppato nella notte di due giorni fa. E’ una ulteriore conferma di quale sia il livello di sicurezza tanto decantato dalla Snam”. Lo affermano in una nota i comitati cittadini per l’ambiente, secondo i quali l’incendio di Cupello riaccende la battaglia contro la realizzazione della centrale di compressione a Sulmona, in località Case Pente. “La Snam ha sempre garantito che i propri impianti –  metanodotti, centrali, stoccaggi – sono sicuri, ma è la realtà a smentirla. Se un incendio si è verificato nel più grande stoccaggio d’Italia (della Stogit, al 100% controllata dalla Snam), dove sono stipati quattro miliardi di metri cubi di gas e perciò  immaginiamo che sia super controllato, chi può escludere che in futuro un incidente simile possa verificarsi nella centrale di Sulmona? si chiedono i comitati ricordando che di aver interessato la Procura anche per le prescrizioni ante operam che, a loro dire, la multinazionale non avrebbe ottemperato prima di insediare il cantiere. Le ruspe, al termine di scavi e sondaggi preliminari, entreranno in azione a maggio

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