SULMONA – Sospensione dal servizio , vario titolo, da otto a 12 mesi e ritiro del tesserino per dieci uomini in divisa, tra cui il sindaco di un piccolo comune. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, a più di un mese dell’interrogatorio di garanzia svolto lo scorso 15 giugno sulla maxi inchiesta che coinvolge la Sottosezione della Polizia Stradale di Pratola Peligna. Il giudice ha quindi accolto la richiesta del Sostituto Procuratore, Stefano Iafolla, per i dieci dei 19 indagati sottoposti ad interrogatorio, quattro dei quali si erano avvalsi della facoltà di non rispondere. Gli indagati ( P.D.L, A.I, G.R, A.T, A.B, P.B, B.d.R, L.M, F.P e D.P) sono accusati a vario titolo di truffa e falso ai danni dello Stato, peculato, furto, omissione d’atti d’ufficio, omissione di soccorso e interruzione di pubblico servizio. In tre anni d’indagini, dal 2019 al 2022, svolte tramite intercettazioni ambientali e telefoniche, gps e telecamere, i poliziotti avrebbero abbandonato il posto di lavoro per dormire in auto o intrattenersi in alcuni esercizi commerciali mentre erano in servizio. Approfittando della propria posizione avrebbe rubato beni di tenue entità patrimoniale in una stazione di servizio. Avrebbero utilizzato auto di servizio per fini privati e alcuni di loro, secondo l’accusa, avrebbero omesso di svolgere rilievi in un sinistro stradale e di prestare soccorso ad un veicolo in panne. La misura cautelare interdittiva, che prevede la sospensione dal servizio, sarà impugnata presso il Tribunale del Riesame. Sostanzialmente, secondo le difese, la maggior parte dei reati ipotizzati sarebbero stati commessi in altro territorio di competenza farebbe riferimento al periodo del lockdown quando il controllo del territorio era ridotto al minimo. Inoltre, secondo i legali, i poliziotti non avrebbero abbandonato il posto di lavoro poichè dalle aree pertinenziali dell’ingresso dell’autostrada avrebbero comunque potuto raggiungere il chilometraggio più vicino. La decisione del Gip apre inoltre le porte al filone disciplinare dell’inchiesta .