banner
banner
banner
banner

PRATOLA PELIGNA. Sarà una super perizia a far luce sull’omicidio stradale di Alessio Esposito, il 26 enne di Pratola Peligna che ha perso la vita il 19 aprile dello scorso anno a Raiano, sulla strada provinciale 11. Lo ha deciso il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, che ha incaricato un nuovo perito per chiarire alcuni elementi, primo fra tutti la velocità. Sul banco degli imputati un 84enne di Pratola Peligna, Q.D.L.,conducente della Golf, per il quale la procura della repubblica di Sulmona ha chiesto il rinvio a giudizio, dopo aver confermato le accuse a suo carico con la chiusura delle indagini preliminari. Sulla tragica vicenda il magistrato aveva ordinato una doppia perizia. Quella cinematica, svolta dall’ingegnere, Marco Colagrossi, aveva accertato che, fermo restando il superamento dei limiti di velocità della moto, l’automobilista indagato aveva svolto “una manovra d’immissione non perfettamente effettuata ed in particolare non conforme a quanto disposto dal codice della strada, per aver creato il pericolo che poi ha portato al sinistro e per aver effettuato la manovra dal centro dell’intersezione anticipandola leggermente, come dimostra la posizione statica finale del veicolo”. Inoltre era stato ricostruito che la manovra d’immissione dell’autovettura effettuata in continuo “è iniziata meno di un secondo dall’urto e quindi non ha lasciato alcuna possibilità ad Esposito di evitare l’impatto”. Il nesso di casualità tra l’incidente e il decesso è emerso dall’autopsia svolta dall’anatomopatologo, Ildo Polidoro, secondo il quale “il sinistro deve essere considerato causa unica ed esclusiva della morte della persona offesa”. Negativi gli esami tossicologici. Dal canto suo l’anziano si era difeso, spiegando di non aver avuto la possibilità di calcolare gli spazi per essersi visto piombare la moto sull’arteria stradale. Nella perizia di parte, è venuto fuori che il conducente dell’auto viaggiava nei limiti di velocità, a differenza di quanto rilevato dal perito della procura . Per questo il giudice, per non lasciare nulla al caso, ha rinviato ogni decisione e ha disposto una super perizia. I familiari di Esposito si sono costituiti parte civile tramite gli avvocati, Vincenzo Margiotta e Luigi Di Loreto mentre l’imputato è difeso dall’avvocato, Emanuele Colaiacovo.

Lascia un commento