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SULMONA – E’ attesa per domani l’udienza di discussione, fissata dal Tribunale di Sulmona, sul caso di Jessica Mastrangioli, la 25 enne sulmonese che si è vista revocare dall’Inps l’indennità di accompagnamento. Una vera e propria odissea che la giovane sta combattendo assieme al suo legale, Catia Puglielli. Il giudice si era riservato di nominare un consulente tecnico, richiesto dall’Inps, a fronte di una perizia medica presentata dal medico Luigi D’Orazio. Ad oggi l’incarico per il consulente non è arrivato, ne consegue che dall’udienza di domani potrebbe scaturire la sentenza. Nel 1998 Jessica, affetta da ritardo mentale con sindrome genetica, è stata riconosciuta invalida al 100% con necessità di assistenza continua. Nonostante il suo quadro clinico sia peggiorato rispetto al passato, la Commissione Inps di Sulmona ha revocato la concessione dell’indennità di accompagnamento. Dalla perizia medica sarebbe emerso che la 25 enne non è assolutamente nella condizione di poter essere lasciata da sola, non essendo in grado di compiere autonomamente tutti gli atti della vita. A Onda Tg è intervenuta anche la madre, Germana Presutti, che ha dichiarato guerra all’Inps. La donna ha annunciato di andare fino in fondo, qualunque sia la decisione del giudice. Per l’avvocato Catia Puglielli “in questo caso non servirebbe nemmeno un accertamento medico legale” Secondo l’avvocato “se non dovesse essere riconosciuta l’indennità di accompagnamento bisogna solo sperare che la mamma della giovane viva a lungo altrimenti la ragazza rischia di essere lasciata sola a se stessa”.

Andrea D’Aurelio

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