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Un uomo di 55 anni di Atri aveva programmato di salire lungo la Direttissima che conduce verso la vetta Occidentale del Corno Grande, Con moglie, le due figlie e il nonno. C’era anche il loro cane , una femmina di Pastore Abruzzese che però ad un certo punto non ha proprio voluto saperne di salire, bloccata forse dalla paura, e sono rimasti bloccati su un salto di roccia a quota 2.700 metri E mentre la famiglia raggiungeva la vetta. Lui tentava di tornare a valle col cane che istintivamente, per la presenza dei numerosi salti rocciosi, ha cominciato a dare segni evidenti di paura. Allertato il Soccorso Alpino e Speleologico che è riuscito a raggiungere l’uomo e il suo cane verso tarda sera. Le dimensioni e lo stato di insicurezza del cane, bloccato immobile da ore in parete, hanno creato non poiché difficoltà ai soccorritori, che sono riusciti con una particolare tecnica ad imbragare il cane e assicurarlo al padrone per poi assicurare quest’ultimo e iniziare la delicata discesa. “Pur essendo spaventato, racconta la squadra di soccorso, il cane si è progressivamente fidato di noi. Inizialmente procedeva con la coda tra le zampe, forse intimorito anche dalle manovre con le corde per imbracarlo, poi però ha iniziato a scodinzolarci e sulle sue zampe ha percorso tutto il tragitto del ritorno”. L’intervento è terminato poco prima di mezzanotte quando l’uomo è stato riportato dall’equipe del Soccorso Alpino a Campo Imperatore, dove lo attendevano la moglie a le due figlie piccole

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