banner
banner

SULMONA – A chiamarlo ospedale di primo livello si fa davvero fatica nonostante l’accelerazione per le nomine dei primari con i bandi pubblicati in gazzetta ufficiale. L’ultima notizia sulla mini rivoluzione in ospedale https://www.ondatv.tv/cronaca/lavori-ala-bolino-endoscopia-sacrificata-e-spostata-a-pescina-mini-rivoluzione-in-ospedale/ ha fatto scattare la protesta per le sorti del servizio di endoscopia che trasloca a Pescina nelle more dei lavori da svolgere per l’adeguamento e la riqualificazione dell’ala Bolino. A chiedere il dietrofront all’azienda sanitaria è stato il sindaco della città, Gianfranco Di Piero, che si è recato personalmente e urgentemente all’Aquila presso la Direzione Generale dell’azienda. Il primo cittadino sostanzialmente ha chiesto un piano b per l’endoscopia pur di evitare il trasferimento del reparto ancorché temporaneo. Nello specifico Di Piero ha messo sul tavolo due proposte: ricerca di locali negli spazi liberi dell’Ala Bolino o una struttura mobile da allocare nell’area del locale nosocomio nelle more dello svolgimento dei lavori. “Mi sono mosso immediatamente appena ho appreso la notizia”- ha detto Di Piero che questa mattina si recherà in ospedale per un sopralluogo. Una scelta, quella della Asl, che comincia a far discutere e che potrebbe portare alla mobilitazione come annunciato dalla Cgil che si sta muovendo pure per diffidare formalmente la Asl al fine di evitare il trasferimento. “E’ un’azione formale che sicuramente faremo, cercando anche un supporto istituzionale”- annunciano dal sindacato che probabilmente chiederà anche l’esame dell’argomento nella commissione regionale specifica. Il trasferimento del servizio, seppur non definitivo, comporterà disagi per 65 mila pazienti dell’area peligno-sangrina ma anche per le otto unità che vi operano: due medici, quattro infermieri e due oss. Per non parlare dei degenti del nosocomio peligno che, in caso di consulenza endoscopica, dovranno essere trasportati in altra struttura. Una soluzione alternativa andava e va trovata secondo politica e sindacati. Per questo sta salendo la tensione, nonostante le rassicurazioni dai piani alti dell’azienda. “E’ una scelta temporanea che permetterà di eseguire i lavori sull’Ala Bolino in tempi celeri e con ottimi risultati”- commentano dalla Asl. Una versione che non smorza gli animi. Anzi.

Lascia un commento