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SULMONA – Non è stato un semplice addio ma un a-Dio, un “arrivederci presso Dio” come ha detto il vescovo di Sulmona-Valva Angelo Spina. In un clima di profondo silenzio e accorata e partecipata preghiera la città di Sulmona ha salutato mons. Enio Di Nino, il sacerdote amico della gente, disponibile e affabile con tutti. In tanti hanno riempito la Chiesa di S.M. della Tomba dove don Ennio è stato parroco fino al 2009, ritiratosi poi per ragioni di salute. Presbiterio al completo con i sacerdoti della diocesi che hanno fatto corona alla celebrazione. Fra questi anche l’ex Rettore del Pontificio Seminario Regionale “S. Pio X” di Chieti mons. Gino Cilli e il neo Rettore don Antonio D’Angelo. Mons. Enio Di Nino, come ha ricordato don Eulo Tarullo nel corso della lettura del necrologio, fra i suoi molteplici incarichi ha guidato anche il seminario teatino, formando al ministero ordinato numerosi sacerdoti. In città don Enio è stato parroco della Cattedrale di San Panfilo e di S.M. Tomba. Presenti alle esequie i confratelli lauretani con il Commissario del sodalizio Pietro Ciccarelli. Don Enio infatti è stato cappellano della Confraternita. “Era un servo buono e fedele. Ha saputo offrire e soffrire con il suo garbo che lo contraddistingue o con slancio spirituale”, ha sottolineato il vescovo nell’omelia che ha aggiunto: “ a tutti ci ha insegnato che la sofferenza indica la via della croce”. All’uscita del feretro i fedeli non hanno rotto il silenzio ma hanno voluto mantenere, fino alla fine, uno stile di sobrietà e preghiera che è il più grande insegnamento che don Enio lascia alla città di Sulmona. Un uomo e un sacerdote che parlava poco ma sapeva aiutare e prestare attenzione a tutti. A-Dio don Enio.

Andrea D’Aurelio

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