Avezzano prigioniera della violenza, con le forze dell’ordine impegnate a sedare risse tra ragazzi di età diverse. Prima l’aggressione al 16enne finito in ospedale, poi la maxi rissa in pieno centro durata circa quattro ore. Ragazzi che si aggrediscono, spaccano bottiglie ovunque, tanto che la città diventa un tappeto di vetri rotti. Anche a Trasacco violenta rissa tra italiani e marocchini. L’ultima di lunedì sera, quando un 56enne del luogo è stato inseguito da un’auto con a bordo giovani trentenni. L’uomo, un artigiano di Avezzano, era a bordo del suo furgone quando, in seguito ad un battibecco col conducente dell’auto, si è ritrovato inseguito da questo. Entrambi, auto e furgone, hanno iniziato un inseguimento folle per le strade della città fino a quando l’uomo si è fermato per trovare “riparo” in un magazzino. Ma il conducente dell’auto si è fermato, è sceso insieme ai suoi “amici” e ha bloccato l’uomo colpendolo con un pugno in faccia. L’artigiano è finito a terra ma non soddisfatto del suo fare, il suo aggressore è risalito in auto e lo ha investito. Alla fine, tra le urla dei residenti, l’auto è sfrecciata via. Sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato di Avezzano. Il 56enne è stato ricoverato in ospedale ed è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso, per scongiurare lesioni interne. È stato poi dimesso ma ha riportato ferite “importanti” a una gamba. Cosa succede? Perché questa rabbia repressa che sta rendendo le città dei veri e propri Far West?