SULMONA – “Gli studenti che entreranno a scuola sapranno fare tesoro degli insegnamenti che ci hanno lasciato gli eroi della resistenza, della Shoah, che hanno combattuto per la libertà â€. Nelle parole della docente del Liceo Vico, Gelanda Martorella, si coglie subito il senso della cerimonia che questa mattina si è tenuta davanti la porta d’ingresso dell’edificio scolastico di via Togliatti, all’indomani della Giornata della Memoria. Per non dimenticare le atrocità del passato e nel day after dell’anniversario di quel 27 gennaio, il Liceo Vico pone la sua pietra d’inciampo. Sul primo gradino della scuola. Non una scelta a caso. “Il primo gradino è quello che subito salta all’occhioâ€- ha spiegato il Dirigente scolastico, Caterina Fantauzzi, intervenuta alla cerimonia assieme al sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, all’ex docente Maria Paola Giovannucci che per anni si è spesa per le iniziative legate alla memoria. Tra le 100 pietre posate in tutta Italia c’è anche quella del Liceo Vico che fa della memoria il suo pilastro educativo per i giovani studenti. E’ dedicata a Ermando Parete, sottufficiale della Guardia di Finanza, nato ad Abateggio in provincia di Pescara e sopravvissuto al campo si sterminio di Dachau. Toccanti le testimonianze di Matteo e Keyta. Il primo un ex liceale che ha visitato il campo di Auschwitz e ha esortato gli studenti a “non dimenticare la storia che si legge sui libri di testoâ€. L’altro è uno studente africano che ormai fa parte della grande famiglia del Polo Ovidio ma ha ricordato quello che succede nel suo paese. “Ogni giorno muiono 10-15 persone e si deve trovare una soluzione a questo problemaâ€- ha concluso Keyta strappando a tutti lacrime di commozione.
Andrea D’Aurelio