SULMONA – “Piaccia o no, sto facendo del mio meglio, ovvero sto attenzionando i dicasteri, di concerto con i miei altri dieci colleghi eletti tra Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, sui grandi temi che attanagliano la regione Abruzzo sulla base di ciò, mi permetto di suggerire ad Annamaria Casini di fare altrettanto, si occupi dei problemi che può e deve affrontare direttamente e che stanno riempiendo le cronache dei giornali in questi ultimi mesi. Si occupi di dare servizi ai cittadini, grandi e piccoli, e la smetta di far cadere nel ridicolo la nostra città â€. Con queste parole la senatrice pentastellata Gabriella Di Girolamo replica al sindaco di Sulmona Annamaria Casini sul mantenimento dei tribunali minori e alle opposizioni del governo giallo-verde sulla questione autostrade. La Di Girolamo non le manda a dire e soprattutto non ci sta a subire le accuse. Quanto al Tribunale la Di Girolamo si chiede “siamo sicuri di essere in grado di intendere la differenza tra la parola “revisioneâ€, ampiamente utilizzata sia nel programma per le politiche 2018 del M5S che nel contratto di governo con la Lega, e la parola “abolizioneâ€, che meglio interpreta l’accorato grido del nostro primo cittadino?â€. Mentre il Tribunale di Sulmona con quelli di Avezzano, Lanciano e Vasto sono in proroga fino al 2020, gli altri tribunali soppressi sono stati già chiusiâ€. Sul presunto scippo dei fondi Masterplan tocca sempre alla senatrice ricordare che la Regione Abruzzo, nel luglio scorso, aveva già deciso di utilizzare una parte dei fondi disponibili per le opere del Masterplan per la messa in sicurezza delle autostrade abruzzesi. “Prima di parlare di ‘scippo’ e stracciarsi le vesti in Regione dovrebbero rileggersi la loro delibera di appena tre mesi fa in cui si consentiva al Mit di avvalersi, per la messa in sicurezza antisismica delle autostrade A24-A25, in via anticipata, di fondi Fsc assegnati e non trasferiti in favore della Regione Abruzzo e che non possono essere oggetto di copertura di stato avanzamento lavori entro il 31.12.2018, perche’ non riferibili a procedure contrattuali esecutive o in esercizioâ€- chiosa la Di Girolamo che ha voluto mettere le cose in chiaro.
Andrea D’Aurelio