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SULMONA – «La SLA può prendersi anche il mio corpo, ma non avrà mai il mio cuore». La storia è quella di Paola Tolone, autrice di un’autobiografia profonda, storia di una vita segnata dalla diagnosi di Sclerosi Laterale Amiotrofica, ma che ha trovato nella fede la sua ancora di pace. Paola scopre di essere malata nel 2017. All’Ospedale S. Raffaele di Milano, nell’unità specializzata in patologie neurodegenerative, le viene diagnosticata la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). Si tratta di una patologia degenerativa che colpisce il neurone motorio, comportando la perdita del controllo dei muscoli deputati al movimento. «Lì, abbiamo toccato i nostri limiti e fragilità, ma la paura del futuro imprevedibile ci ha abitato per poco tempo. Le grandi e dolorose prove vissute insieme, in qualche modo ci avevano dimostrato che insieme, uniti nel sostegno reciproco nella luce di Cristo al centro, potevamo farcela!» racconta il marito, Concezio D’Alessandro. Una testimonianza tanto forte, da aver bisogno di raccontarsi, lanciando un profondo messaggio di speranza. Ecco che, nel 2021, Paola inizia a scrivere con il puntatore ottico il suo “Fino a Te – un cuore in cammino verso la Luce”, affiancata dall’amica e professoressa Carmen Baldassarre, “con il desiderio di entrare nei cuori di chi, come lei, è afflitto dalla stessa patologia per portagli nuova linfa”, come cita la biografia.

In questo testo «Paola ha descritto tante scene colorate e in bianco e nero della sua vita in particolare degli ultimi eventi come se fosse una regista che racconta la sua vita, le sue emozioni, i suoi sentimenti, ma soprattutto la sua fede, la luce verso cui s’incammina e che le dà vigore, serenità e pace, allontanandosi dal fisico paralizzato e quindi dalla sua sofferenza», spiega ancora il marito. Dalle vendite del testo, verrà devoluta una parte del ricavato ad alcune associazioni, tra cui la Comunità Papa Giovanni XXIII. Un’attenzione che parla chiaramente della vicinanza di questa famiglia a coloro che soffrono, e della finalità di questo libro, che contiene al suo interno la possibilità di ascoltare alcune canzoni attraverso un QR Code. Tra queste, “La vita è un dono” di Renato Zero, che sembra racchiudere in musica i valori e l’essenza di questa storia. Il libro, verrà presentato oggi, alla presenza di Mons. Michele Fusco, vescovo di Sulmona, e Lorenzo d’Andrea, presidente dell’ISAV (associazione a sostengo dei malati di SLA in Abruzzo). Una storia che ricorda che la speranza non rimuove il dolore nè la sofferenza ma permette di attraversarlo dando un valore e un senso anche alle più drammatiche delle esperienze.

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