PRATOLA PELIGNA – Una sede distaccata del laboratorio Sant’Anna di Pisa per le biotecnologie e il riconoscimento al giornalista Ennio Bellucci, anima e ideatore della kermesse, per la sua attività d’informazione. Sono stati questi i due lieti fuori programma dell’ottava edizione del Premio Nazionale Pratola che ha fatto il pieno di presenze nella nuova location del Mercato Centrale. Un’annata che ha regalato sorprese. Ad aprire il premio il riconoscimento a sorpresa a Bellucci senior mentre l’annuncio di un progetto legato agli interventi sugli arti artificiali è arrivato dal neurochirurgo Gaetano Liberti che sta pensando a portare in Valle Peligna una sede distaccata della scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant’Anna. “Non ho mai abbandonato la mia terra e credo che questo premio sia immeritato perché ci sono tanti giovani, sparsi in tutto il mondo, che lo meriterebberoâ€- ha esordito Liberti con la sua spiazzante umiltà . Fra le presenze di rilievo il giornalista Michele Sorgi che ha parlato della “comunicazione politica tra populismi e social network†e Michele Lembo in rappresentanza di Radio Radicale che ha ricevuto un premio speciale di incoraggiamento dopo le ultime vicende. “Noi siamo giornalisti che dobbiamo stare attenti a quello che diciamo. E’ giusto che arrivi una disciplina anche per i grandi networkâ€- ha detto Sorgi premiato nella kermesse assieme a Giulia Di Quilio ( attrice), Claudio Di Scanno ( regista), Chiara Tarquini (soprano), Gaeatano Liberti ( neurochirurgo), Francesco Mammola ( mandolinista). Il premio è stato organizzato dall’associazione Futile Uitile presieduta da Pierpaolo Bellucci e condotto dal padre Ennio e dall’inconfondibile Imperia Liberatore. Fra gli altri sono intervenuti anche Carlo Verna Presidente nazionale Odg, Stefano Pallotta Presidente Odg Abruzzo, il vescovo di Sulmona-Valva Michele Fusco, i consiglieri regionali Antonietta La Porta e Giovanni Legnini e il sindaco di Pratola, Antonella Di Nino. Assente perché non invitata la consigliera regionale, Marianna Scoccia.
Andrea D’Aurelio
