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SULMONA – Vigilia di polemica per il laboratorio dedicato al rilancio delle aree interne con il convegno che si svolgerà domani al Cinema Pacifico. A tornare alla ribalta è il movimento in difesa del Centro Abruzzo. “Si ritiene opportuno, moralmente e politicamente doveroso, richiamare alla memoria determinate decisioni assunte dalla Regione Abruzzo , con la responsabilità dei politici, nella presente circostanza relatori, che hanno escluso il territorio peligno dalla configurazione di ‘Macro Area’ e che hanno declassificato il presidio ospedaliero sulmonese – scrive il Movimento -. In data 26 novembre 2014 i sindaci della Valle Peligna e della Valle del Sagittario (compresi i sindaci di Anversa e Cocullo), con apposita istanza, chiesero alla Regione Abruzzo che, alle quattro Macro Aree individuate, si aggiungesse la Macro Area Valle Peligna‐Valle del Sagittario in quanto possedeva e possiede i requisiti, dalla stessa Regione predefiniti, per l’individuazione di tali Macro Aree. La giunta regionale, senza tener conto della richiesta dei 16 sindaci, con delibera n. 290 del 14 Aprile 2015, istituisce le 4 Macro Aree così come proposto dal presidente D’Alfonso non includendo la Macro Area Valle Peligna‐Valle del Sagittario”. E ancora, lamenta il Movimento, furono D’Alfonso e Paolucci a declassare l’ospedale di Sulmona in ospedale di base facendogli perdere 5 unità operative complesse, la Medicina nucleare, 6 servizi e 11 posti letto: “Per le Aree Interne Montane in via di spopolamento, la disponibilità dei servizi essenziali (scolastici, sanitari e dei trasporti) – continua la nota – contribuisce ad aumentare il benessere dei residenti e costituisce la pre‐condizione per l’innesco dello sviluppo locale in quanto garantisce il permanere della popolazione e incrementa l’attrattività dei territori”. Il riferimento è ai relatori che parteciperanno alla conferenza. Dall’ex Presidente della Regione e attuale senatore, Luciano D’Alfonso all’attuale consigliere regionale, Silvio Paolucci.

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