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Un 43enne di Barete (L’Aquila), Valentino Cervelli, ieri sera è stato arrestato dai carabinieri e posto ai domiciliari nella sua abitazione con l’accusa di omicidio stradale: nel tardo pomeriggio, intorno alle 19, con la sua Bmw, nelle vicinanze del distributore di carburante in località Cermone, nel comune di Pizzoli, ad una decina di chilometri dal capoluogo di regione, aveva investito Emilio Ciammetti, 61 anni, della frazione aquilana di Preturo, ex finanziere della Scuola alpina della Guardia di Finanza. L’uomo è stato travolto mentre stava attraversando la strada, la Statale 80, dopo essere stato nel bar difronte l’area di servizio: è stato rintracciato nella sua abitazione e poi trovato positivo a sostanze stupefacenti in seguito alle analisi, effettuate su ordine del magistrato, visto che inizialmente l’uomo aveva rifiutato l’alcoltest. Ad incastrare il 43enne, senza lavoro che avrebbe precedenti per droga, le telecamere della zona che hanno ripreso il tragico impatto. Anche le successive verifiche dei carabinieri sulla Bmw hanno confermato segni evidenti dell’investimento sulla carrozzeria.

Profondo il cordoglio per la scomparsa di Ciammetti: aveva contribuito a dar vita alla stazione del soccorso alpino della Guardia di Finanza, ed è stato protagonista di diverse operazioni di salvataggio in montagna, da parte dell’unica stazione operante nel centro sud Italia, assieme a quella di Roccaraso. E proprio a Roccaraso, nel 1994, Ciammetti sfidò e sconfisse a “braccio di ferro” l’ex campione di sci Alberto Tomba, in Abruzzo per gli Assoluti di sci alpino Un “gigante buono” morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri delle stazioni di Pizzoli ed Arischia oltre ai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile, diretti dal capitano Francesca Ferrucci.

Emilio Ciammetti era un esperto soccorritore: negli anni aveva sempre cercato di aiutare quando e dove c’era bisogno e di lanciare appelli affinché la montagna fosse vissuta in sicurezza. La FP CGIL Polizia Penitenziaria si stringe al dolore della famiglia, in modo particolare al fratello Giovanni, poliziotto penitenziario in servizio presso la Casa Circondariale del medesimo capoluogo.

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