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La notte del 6 luglio scorso venivano imbrattati diversi immobili e Palazzi Storici del capoluogo con stencil e bombolette di vernice nera, recanti scritte contro la Polizia e la misura del cosiddetto Daspo urbano. Soprattutto veniva colpito uno tra i più prestigiosi degli antichi palazzi, risalente al XV secolo, che ospita la Prefettura. Grazie alle diverse segnalazioni e alle immagini degli impianti di videosorveglianza, la Digos, coordinata dalla Procura dell’Aquila, è riuscita a ricostruire la dinamica dei fatti e a risalire agli autori degli atti vandalici. Si tratta di una giovane aquilana altri ragazzi al momento ignoti. Nella casa della donna è stato rinvenuto materiale ritenuto di interesse investigativo e dispositivi informatici che potrebbero essere utili all’identificazione degli altri presunti responsabili. Soddisfazione da parte del sindaco Biondi che in una nota scrive: “Rivolgo le congratulazioni, a nome della Municipalità e mie personali, agli uomini e alle donne della Questura, in particolare agli agenti della Digos che, con il coordinamento della Procura della Repubblica, hanno identificato uno degli autori delle scritte con cui è stato imbrattato un edificio storico del centro della nostra città. Queste persone, quella individuata e gli altri ancora ignoti, si sono rese responsabili di un atto che offende le forze dell’ordine – per i contenuti – e arreca un danno ai proprietari del bene e all’intera comunità. L’individuazione della prima responsabile è stata possibile anche grazie alle immagini degli impianti di videosorveglianza. Come amministrazione stiamo investendo somme ingenti per un capillare sistema pubblico di telecamere”, ricorda infine il sindaco, “che sono certo contribuirà a limitare azioni di questo genere”.

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