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Intervento di eccellenza al nosocomio aquilano ad un sessantaseienne della Valle Peligna soffriva di una malattia dovuta a un parassita, l’echinococcosi, che si era infiltrato in ossa e muscoli.

In sole tre settimane ha recuperato l’uso delle gambe, quasi del tutto compromesso dalla malattia. Grazie a una efficace sinergia operativa tra la neurochirurgia e il servizio di riabilitazione dell’ospedale dell’Aquila, l’uomo ha ripreso a camminare, a tempo di record, dopo una complicata operazione.

Un complesso intervento al reparto di neurochirurgia del San Salvatore col quale gli erano state asportate decine di lesioni alla colonna vertebrale.

Un’operazione di grande difficoltà (per il rischio di danneggiare parti sane e vitali) e rarissima (vi sono circa 470 casi al mondo): questo tipo di malattia, infatti, colpisce di solito polmone e fegato.

Dopo l’intervento, perfettamente riuscito, compiuto dai neurochirurghi Daniele Millimaggi e Francesco Di Cola, il paziente era rimasto per qualche giorno in reparto per essere poi trasferito, nei giorni successivi, al servizio di riabilitazione.

Alla Riabilitazione, grazie alla professionalità degli operatori e a moderne tecnologie, è stato assistito con uno strumento robotizzato che si chiama Erigo. Quest’ultimo consente di verticalizzare il corpo del paziente, cioè di collocarlo in posizione eretta, per generare un movimento degli arti inferiori in chi è del tutto paralizzato o di potenziarlo e svilupparlo in persone collaboranti. Nel caso specifico, il trattamento con la moderna tecnologia, unitamente al lavoro del team del servizio di Riabilitazione, ha ottenuto risultati eccellenti. L’uomo, infatti, dopo un breve periodo di riabilitazione, è riuscito a camminare per conto proprio.

Il recupero dell’uso delle gambe, notevole sia come tempi sia come progresso deambulatorio, è il frutto di un lavoro in comune, svolto in totale sintonia d’intenti tra Neurochirurgia, diretta da Alessandro Ricci, e Riabilitazione, guidata da Giorgio Spacca.

 

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