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SULMONA -  Un “accanimento ingiustificato” quello degli architetti secondo l’assessore comunale ai lavori pubblici, Salvatore Zavarella, che questa mattina in conferenza stampa ha tirato fuori le carte, parlando di “ricorso impopolare” da parte dell’Ordine, che nei giorni scorsi ha chiamato in causa il Consiglio di Stato sull’appalto integrato del Liceo Classico Ovidio. Zavarella, con l’occasione, ha fatto il punto sulle procedure di aggiudicazione per lo stesso appalto ma anche sull’edilizia scolastica. A primavera si punta ad avviare i lavori alla scuola media Serafini e alla scuola “Radice”, solo per un lotto, visto il progetto di parziale abbattimento dell’edificio. Di seguito la nota dell’assessore indirizzata agli architetti:

“Una battaglia politica che ha poco di politico, un accanimento contro chi, dopo 12 lunghi anni, sta cercando, vi assicuro con tutte le forze, di ridare a quella scuola la sede che merita ed al centro storico una vitalità che solo i ragazzi di quella età riescono a dare. Dal giorno del mio insediamento quello di riportare il Liceo Classico a Piazza XX Settembre è diventato sicuramente uno dei più importanti obbiettivi del mio mandato.In questi mesi ho incontrato insegnanti, dirigenti, ex studenti, commercianti ed il loro sogno è diventato il mio, la città di Sulmona e i Sulmonesi hanno bisogno che il Liceo “Ovidio” torni alle spalle del suo simbolo, del simbolo della Città di Sulmona. Purtroppo, anziché collaborare in un progetto per il bene della Città l’Ordine degli Architetti della Provincia dell’Aquila, si è accanita, come mai fatto prima, su una procedura “l’appalto integrato” che ogni amministrazione in Italia sta utilizzando per accorciare i tempi di opere pubbliche che diversamente non avrebbero visto la luce. Basta ricordare che il Liceo Classico è in quelle condizioni dal lontano 2009, che ha visto passare 3 amministrazioni, di cui una rappresentata dalla parte politica che tanto si sta preoccupando di ostacolare l’opera. A dimostrazione che il Bando di Gara è legittimo e ben strutturato ben sei Ditte importanti hanno presentato le loro offerte. Come mai un Ordine Professionale si è accanito così tanto da non accontentarsi di un ricorso al Tar che è stato respinto con una sentenza chiara ed inequivocabile? Come mai presenta un ricorso al Consiglio di Stato con le stesse identiche motivazioni? La motivazione è davvero quella di un compenso di 34800 euro messo a bando per la sola progettazione esecutiva? Lo stesso compenso per il quale il precedente progettista UN ARCHITETTO si era aggiudicato la progettazione! Come mai, allora, l’Ordine non ebbe nulla da contestare al proprio iscritto? Non è a conoscenza   l’Ordine degli Architetti che sia il Consiglio di Stato sia l’ANAC hanno ribadito, a chiare lettere, che le stazioni appaltanti hanno il solo obbligo di utilizzare le tabelle ministeriali come parametro iniziale di calcolo con possibilità di apportare riduzioni discrezionalmente sviluppate? A pensare male si fa peccato….ma a volte ci si indovina diceva qualche illustre personaggio. Io uno sguardo alla composizione del Consiglio Direttivo dell’ordine l’ho dato! L’amministrazione tutta è fermamente convinta di andare avanti e lo farà! L’ordine degli architetti faccia un passo indietro per il bene di Sulmona e dei Sulmonesi”.  (a.d’.a.)

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