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SULMONA – Va avanti ad oltranza l’occupazione dell’aula consiliare di Palazzo San Francesco da parte dei 24 lavoratori delle cooperative che rischiano di rimanere senza lavoro. A una settimana esatta di protesta la preoccupazione è forte dal momento che non sono arrivate rassicurazioni sulla tempista dei servizi da mettere in gara. A riaccendere i riflettori sono i sindacalisti Antony Pasqualone, Nicola Cieri e Francesco Marrelli che non hanno peli sulla lingua e fanno notare che nonostante impegni e delibere di giunta “a tutt’oggi nulla è stato fatto” incalzano ” o meglio tutto è stato fatto per non fare nulla”. Nel report i sindacalisti spiegano che “il servizio di guardiania e custodia, l’unico su cui è stata effettuata la gara, ancora non viene affidato e, sullo stesso, restano forti preoccupazioni rispetto a come è stata inserita la clausola di salvaguardia sociale nel capitolato, mentre per quanto riguarda tutti gli altri servizi (appalto manutenzione lavori pubblici e protezione civile in scadenza il prossimo 6 giugno, ufficio tributi, sociale e farmacia in scadenza il 31 maggio) nessuna gara è ancora partita. Per quanto riguarda l’iter per l’esternalizzazione dell’ex back office e front office che, così come era stato dichiarato in sede prefettizia nel corso della procedura di conciliazione, doveva definirsi entro la fine del mese di marzo u.s., lo stesso è attualmente bloccato in quanto, una volta che era stata predisposta la bozza definitiva del capitolato di gara (a fine aprile e quindi con un altro mese di ritardo), il Segretario Generale del Comune” continuano i sindacalisti ” ha posto un quesito all’Anac. Il parere che l’amministrazione attende non è dato sapere se e quando arriverà“. “Ribadiamo la ferma e decisa volontà di trovare tutti insieme una immediata soluzione alla drammatica vertenza di Lavoro che si sta vivendo in questo territorio” concludono ” che già da anni vive, purtroppo, di crisi occupazionali non paragonabili ad altri territori della regione che non fanno riferimento ad aree interne. E’ improcrastinabile pertanto l’immediata riattivazione, nel pieno rispetto della norma, dei servizi ai fini del buon andamento dell’Ente ed al fine di non pregiudicare ulteriormente l’attività amministrativa e di evitare l’ingenerarsi di disservizi a discapito dell’utenza ritenendo necessario garantire i sopra richiamati servizi ed assicurare un maggiore livello di efficienza, efficacia e buon andamento dell’azione amministrativa per il soddisfacimento delle esigenze del cittadino”.

Andrea D’Aurelio

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