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SULMONA. Nessun aiuto economico per i costi più esosi affrontati. Finisce sul tavolo del giudice civile del tribunale di Sulmona l’appalto di ristrutturazione della scuola media Panfilo Serafini. A citare il comune in giudizio è stata l’impresa che aveva eseguito gli interventi che reclama un credito di circa 175mila euro. Alla base del ricorso c’è il decreto aiuti che, nell’epoca della pandemia, riconosceva alle imprese appaltatrici incentivi economici, sulla scorta degli oneri più alti che hanno dovuto affrontare per l’incremento dei costi della materia prima e del materiale che serviva per portare al termine i lavori. L’impresa rivendica quindi la somma di 175 mila euro e ha chiesto al tribunale di condannare il comune di Sulmona, proprietario della scuola, al pagamento della somma più gli interessi di mora o, in via alternativa, a condannare l’ente per l’ingiustificato arricchimento. Diversa la tesi del comune secondo il quale, se è vero che il decreto riconosceva incentivi per le imprese, nel caso di specie i calcoli sarebbero gonfiati. Sarà il giudice a decidere in merito. Nel frattempo la giunta comunale ha conferito l’incarico all’avvocato, Valeria Palma, di resistere in giudizio.

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