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SULMONA – Una catena umana per difendere il pino che svetta sull’acquedotto medievale. Il sit-in di protesta convocato sui social è andato in scena questo pomeriggio nell’area di piazza Del Carmine, interessata dal progetto di riqualificazione del centro storico, che non comprende nella sua planimetria il mantenimento del pino secolare. Dalle prime informazioni raccolte sembrerebbe che l’agronomo che ha rilasciato il parere al Comune avrebbe attestato la pericolosità dell’albero, un simbolo per la storia di Sulmona, anche se il coordinamento nazionale per gli alberi e il paesaggio avrebbe sostenuto che il Pino D’Aleppo è in buono stato. La protesta è scattata per difendere l’identità di un patrimonio ambientale ma anche per la nuova sistemazione degli arredi che non convincerebbe gli anziani che, nel frattempo, chiedono una soluzione alternativa. Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Elisabetta Bianchi, ha depositato intanto un interrogazione proprio sui lavori di riqualificazione del centro storico. “Questo progetto stravolge la connotazione e caratterizzazione del centro storico”- interviene la Bianchi che ha sottoscritto anche una petizione on line e chiede la rivisitazione del progetto oltre a un piano verde. “Se davvero il pino è pericoloso si doveva prevedere prima alla rimozione e non aspettare l’insediamento del cantiere”- conclude la consigliera. I lavori di riqualificazione partiti ieri dureranno circa un mese e mezzo e si sono resi possibili grazie a un fondo di 300 mila euro.

Andrea D’Aurelio

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