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SULMONA – In 177 sono stati deferiti tra cui 76 stranieri che hanno richiesto e ottenuto il contributo attestando, falsamente, di essere cittadini residenti nel territorio nazionale da almeno 10 anni. A smascherare i furbetti del reddito di cittadinanza è stata la Guardia di Finanza dell’Aquila con una vasta operazione che si è estesa su tutto il territorio provinciale. Le persone finite nel mirino nelle Fiamme Gialle sono infatti residenti tra la Marsica e la Valle Peligna, dove il fenomeno non appare marginale. In 42 sono stati trovati irregolari sul territorio peligno all’esito dei controlli effettuati su 54 persone. Dei 42 almeno una decina lavoravano in nero. L’attività d’indagine è stata coordinata dalla Gdf dell’Aquila in sinergia con l’Inps. L’utilizzo di moderni strumenti investigativi e l’approfondimento delle risultanze delle banche dati in uso al Corpo e delle informazioni messe a disposizione dall’Inps sulla base dell’intesa stipulata con il Corpo a livello centrale, hanno consentito di individuare irregolarità nei confronti di 177 soggetti percettori del beneficio economico che, all’atto della presentazione della domanda, avevano sottoscritto false dichiarazioni.Tra i denunciati sono stati individuati 76 stranieri, soggiornanti nel capoluogo e nella provincia, che hanno richiesto e ottenuto il contributo attestando, falsamente, di essere cittadini residenti nel territorio nazionale da almeno 10 anni.Le attività investigative hanno complessivamente permesso di accertare oltre 1.500.000 euro di indebite percezioni e, l’immediata segnalazione ai competenti Uffici giudiziari e alle sedi Inps, per l’irrogazione delle sanzioni amministrative di revoca/decadenza del beneficio e per il recupero coattivo delle somme già indebitamente percepite.La Guardia di Finanza è quotidianamente impegnata a contrastare qualsiasi tentativo di indebita percezione affinché le risorse economiche messe a disposizione dallo Stato siano destinate a chi ne ha effettivamente diritto.

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