SULMONA – Il vice sindaco-assessore Luigi Biagi e il funzionario della Soprintendenza, nel corso del summit che si è tenuto ieri a Chieti, si sono lasciati con l’impegno di tirare le somme la prossima settimana per decidere il da farsi. Quello che il Comune ha dato alla Soprintendenza è una sorta di “ultimatum”. Perchè dopo dieci anni bisogna imboccare una strada, sbrogliare la matassa e cercare una via d’uscita per centrare l’obiettivo in tempi rapidi. Per il Liceo Classico di Sulmona, dopo un decennio da quel maledetto 6 aprile, si spinge il piede sull’acceleratore. Il Comune ha chiesto alla Soprintendenza di rilasciare il parere formale sul nuovo progetto nel giro di una settimana, positivo o negativo che sia, per regolarsi di conseguenza. Una decisione va presa senza perdere ulteriore tempo ma quelle perplessità che la Soprintendenza ha già espresso a voce sul tipo di intervento da eseguire nella sede di piazza XX Settembre vanno formalizzate oppure, meglio ancora, individuate delle soluzioni per risolverle. Le ipotesi percorribili sono più di una: ottenere il parere positivo e procedere con le modifiche apportate al progetto che hanno alzato il coefficiente di vulnerabilità e approfittare delle somme aggiuntive promesse dalla Provincia, tornare al punto di partenza spendendo i soldi già in cassa dopo aver effettuato le prove di carico chieste un anno e mezzo fa dal Genio Civile oppure, nella peggiore delle opzioni, ricominciare tutto da capo. “Noi dobbiamo sapere se quello della Soprintendenza è un sì o un no perchè dobbiamo agire di conseguenza e prendere una decisione. Il funzionario ha preso tutte le carte e abbiamo concordato di risentirci fra una settimana”- ha detto il vice sindaco Biagi. Nel frattempo la sede storica dei liceali affonda nel degrado e nell’incuria in attesa, chissà quando e in che anno, di tornare all’antico splendore.
Andrea D’Aurelio