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In seguito alle indagini da parte dei Carabinieri della stazione di Luco dei Marsi e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di L’Aquila, sotto il coordinamento della Compagnia di Avezzano, sono 43 le ipotesi di indebita percezione del reddito di cittadinanza e un totale di oltre 100mila euro erogati in favore di persone che non riunirebbero i requisiti previsti dalla Legge.

Centinaia, dunque, i controlli dei militari dell’Arma nei confronti di cittadini, per lo più stranieri, residenti nel luchese, che hanno evidenziato le irregolarità sull’attribuzione del reddito di cittadinanza. In pratica si è trattato di distolte rappresentazioni della realtà da parte dei percettori dell’assegno sociale. In molti casi, false sono state le certificazioni sulla composizione del nucleo familiare, che non avrebbero tenuto conto di conviventi con fonte di reddito da lavoro; in altri, invece, non veritiere le autocertificazioni, per gli stranieri, circa la stabilità della residenza sul territorio italiano per oltre 10 anni previsti dalla normativa.

Addirittura, in uno degli episodi, si è accertato il ritorno, fittizio, in Italia, di un cittadino da tempo emigrato in sud America. Il tutto, funzionale al riconoscimento dell’assegno di cittadinanza.

Tutte e 43 le persone individuate, all’esito dei complessi e prolungati accertamenti, sono state singolarmente segnalate alle competenti Autorità sia per i risvolti di natura penale, sia per le procedure amministrative volte all’interruzione del contributo, quindi il recupero delle somme ottenute fraudolentemente.

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